Davide Astori nella mente e nel cuore di Cristiano Biraghi, autore del gol che è valso all’Italia la vittoria contro la Polonia. La prima vittoria che conta dopo un digiuno di un anno e una settimana (e cioè da Albania-Italia 0-1 del 9 ottobre 2017, quando in palio c’era ancora la qualificazione ai Mondiali).
Biraghi, dopo il gol, ha fatto con le mani il segno del 13, numero di Astori che nella Fiorentina era il suo capitano. “Lui è parte di me, come di tutti i miei compagni alla Fiorentina – ha spiegato a caldo nel dopo partita, ai microfoni di ‘Rai Sport’ -. Abbiamo vissuto la sua scomparsa in prima persona e ci ha toccati di più. Gli ho voluto dedicare il mio gol, perché se sono qui è grazie a lui. I suoi insegnamenti mi hanno dato tantissimo”.
“Di testa non sono troppo forte – ha sorriso Biraghi -, quindi mi sono messo sul secondo palo aspettando che succedesse qualcosa. Lasagna è stato poi bravissimo a spizzarla verso di me”.
“Meritiamo questa vittoria, per come stiamo lavorando. La considero la vittoria del gruppo. Passavano i minuti e il risultato non cambiava, un po’ come con l’Ucraina. Siamo stati bravi ad arrivare fino alla fine senza innervosirci, queste partite è più facile perderle che vincerle”, la conclusione del laterale dell’Italia.