L’1-1 casalingo contro il San Marino non cambia la classifica del Parma, sempre primo a +9 sulle dirette inseguitrici. In esclusiva ai microfoni di Sportal.it Enrico Boni ha però voluto evidenziare alcuni aspetti che vanno oltre il risultato.
“Il Parma quest’anno, in Serie D, ha oltre diecimila abbonati – ha spiegato il noto opinioista-tifoso -. Questo significa che di biglietti quando ci sono le partite se ne vendono relativamente pochi perchè sono già tutti abbonati. Ciò nonostante domenica, in occasione della gara casalinga contro il San Marino, c’era la fila alle biglietterie e diverse persone non sono nemmeno riuscite ad entrare. Questi numeri in una categoria come la D sono una mostruosità. C’è un grandissimo entusiamo attorno al Parma e, tra l’altro, al di là del risultato, domenica i tifosi hanno potuto assistere ad una partita divertente per cui valeva la pena spendere i soldi del biglietto”.
La ragione per cui gli uomini di Apolloni sono ancora imbattuti risiede nella struttura professionistica che sta alle spalle della compagine emiliana: “Il San Marino è sicuramente una bella squadra e ieri lo ha dimostrato. Sono convinto che, al di là del valore della rosa ducale, a fare la differenza sia il fatto che il Parma abbia alle sue spalle una struttura assolutamente professionistica. Quindi, tralasciando i giocatori, visto che la rosa in Serie C andrà profondamente modificata, non possiamo non considerare che il Parma si allena a Collecchio ed ha uno staff sanitario di prim’ordine, e tutta un’altra serie di piccoli particolarti che messi insieme fanno la differenza. Non è un caso che gli avversari spesso si dimostrino all’altezza, se non addirittura superiori, ma che negli ultimi 30/35 minuti siano costretti a rinculare mentre il Parma cresce. Ed in questo anche il pubblico ed il suo calore ha una grande rilevanza”.
Una chiosa finale su Yves Baraye, la stella del Parma, forse già matura per la Serie A: “Il Parma ha un giocatore, Yves Baraye, che non è da Serie D e farebbe la differenza anche in Serie C. Tanti indizi mi dicono che, o il Parma arriva a garantirgli nel giro di tre anni la Serie A, oppure rischia di perderlo. Baraye è già maturo per andarci oggi in Serie A. E’ un giocatore sul quale si deve scommettere. A precisa domanda il direttore sportivo mi ha confermato che il Parma ha pronto un triennale per provare a trattenerlo perchè, al di là dei 19 gol segnati senza neanche un calcio di rigore, questo parla una lingua diversa rispetto a tutti gli altri”.