Il Parma torna da Teramo con il classico ‘brodino’, che non migliora di tanto la situazione di classifica, rinviando all’ultima giornata il verdetto sulla corsa al secondo posto, ma che fa registrare un leggero passo avanti sul piano del gioco rispetto alle ultime tre partite da incubo.
Enrico Boni però non si esalta dopo lo 0-0 del “Bonolis”: “A Teramo si sono visti timidi miglioramenti rispetto all’ultimo mese, ma obiettivamente fare peggio non era possibile e comunque una buona prestazione non è stata sufficiente per battere un avversario molto debole e inguaiato in zona playout” ha detto l’opinionista-tifoso nella sua rubrica settimanale per Sportal.it.
Novanta minuti non cancellano quindi i dubbi: “Il problema è che il Parma di oggi è una squadra indecifrabile, non c’è continuità di gioco neppure all’interno della stessa partita, la squadra va a strappi come una macchina senza benzina, anche la condizione atletica non mi sembra quella ideale per affrontare i playoff. Non si riescono a fare 90’ buoni dall’inizio alla fine, anche ieri c’è stato il calo e se Sansovini non avesse sbagliato quel gol saremmo qui a rifare gli stessi discorsi sentiti dopo il SudTirol”.
Adesso è tempo di derby. Domenica al ‘Tardini’ arriverà la Reggiana e l’attesa è già altissima. Boni prova a spostare l’attenzione sul vero obiettivo:
“La classifica di fatto non è cambiata, perché il Parma sarebbe secondo anche a parità di punti con il Pordenone. Si deciderà tutto domenica, ma quello che bisogna capire è che si sta caricando il derby di un’importanza eccessiva. Dobbiamo fare come la Juve, che è programmata per vincere e considera il derby con il Toro una partita come le altre… Capisco che per i tifosi sia una gara molto attesa, che manca al ‘Tardini’ da 20 anni, ma la cosa più importante è che vada tutto bene sul piano dell’ordine pubblico, per il resto l’importanza tecnica è relativa: la Reggiana è già quinta, il Parma è secondo, ma anche arrivare terzi e giocare il primo turno dei playoff in casa con due risultati su tre contro la decima non sarebbe drammatico. Quello che conta sarà il playoff e dobbiamo capirlo tutti”.