Grazie al quinto 1-0 della stagione il Parma piega l’Ascoli e continua a mettere pressione su Frosinone e Palermo nella corsa al secondo posto. Il successo del “Del Duca” non ha però nulla in comune con le stentate vittorie di misura ottenute nella prima parte del campionato, per gioco e quantità di occasioni prodotte. Anzi, secondo Enrico Boni, la prestazione offerta nelle Marche “è stata una delle migliori del campionato. Era una partita da temere – ha detto l’opinionista-tifoso nella sua rubrica settimanale per Sportal.it – Il Parma però l’ha interpretata al meglio, da squadra matura, nonostante le tante assenze, così come è stato fatto contro il Cittadella, altra squadra pericolosa: non si possono vincere tutte le partite, quel punto sarà prezioso”.
Per quale obiettivo? Boni non cambia idea, anzi la rafforza e nutre un rimpianto: “Sono sempre più convinto che il Parma verrà promosso in A direttamente, anche prima dell’ultima giornata. La squadra ha una marcia in più rispetto alle altre, sta alla grande fisicamente e gioca bene. Rimangono sei partite, di non grande difficoltà: le prime tre, contro Carpi, Pro Vercelli e Ternana, non dovrebbero presentare problemi, bisognerà stare più attenti a Cesena, Bari e Spezia, ma, ripeto, il Parma ha tutto per farcela, l’orizzonte è sereno, non si intravedono tsunami… Anzi, aggiungo che vorrei rigiocare adesso la partita contro l’Empoli, non credo finirebbe allo stesso modo…”.
Tanti giocatori hanno brillato contro l’Ascoli, su tutti gli attaccanti: “Voglio fare una menzione speciale per Calaiò, ancora a segno, per il magistrale Siligardi, che si è svegliato dopo tre quarti di stagione, e per Baraye: questo è il giocatore più sottovalutato e sconosciuto della B, solo qui a Parma ne conosciamo il potenziale”.