Enrico Boni non si esalta dopo la pirotecnica vittoria ottenuta sabato in rimonta dal Parma in casa del Pordenone: “E’ stata una partita avvincente, di quelle che capitano una volta ogni tre o quattro anni, ma mi pongo una domanda provocatoria: farà bene o rischierà soltanto di prolungare l’agonia?”.
“Il Parma sul 2-0 era morto, bisognava aspettare solo la sepoltura – aggiunge il noto opinionista tifoso nella sua rubrica in esclusiva per Sportal.it -. Poi però l’hanno vinta due giocatori e non la squadra. Uno ovviamente è Nocciolini, che già prima di segnare i tre gol l’ho visto benissimo, per come si stava sfiancando da una fascia all’altra. L’altro è Melandri, che dà sempre vivacità”.
Boni punta ancora il dito contro Apolloni: “Il solito modulo improponibile e una formazione discutibile. Non si tratta di avercela con lui, ma è in stato confusionale. Glielo diciamo tutti di cambiare. L’unica cosa positiva è che ha sempre creduto in Nocciolini, giocatore che veniva definito come un comprimario. Tra Eveacuo e Calaiò invece uno è di troppo”.
“In caso di sconfitta la pentola comunque non sarebbe scoppiata, ma sarebbe stato un letto di spine, anche perchè il calendario è ambiguo”.
Chiosa sul mercato: “C’è grande attesa per il centrocampista ma sarebbe uno sbaglio. Il Parma non ha bisogno di cercare tra gli svincolati un giocatore che non si sa in che condizioni arriverebbe”.