Tra Venezia e Parma stava per vincere la tattica, ma la zuccata di Valerio Di Cesare ha regalato tre punti d’oro ai crociati, capaci di scacciare la crisi dopo tre sconfitte consecutive.
Il risultato ha lasciato strascichi in casa Venezia, tra la delusione di Inzaghi e la rabbia del presidente Tacopina, ma non ha risolto tutti i problemi in casa Parma.
La pensa così Enrico Boni, che nella propria rubrica settimanale per Sportal.it usa un’efficace metafora per descrivere lo stato di salute della squadra di D’Aversa:
“Il malato Parma ha preso il classico brodino, ma la febbre resta alta e la prognosi riservata, almeno fino alla fine del prossimo trittico di partite, Salernitana e Pescara in casa e Palermo fuori, che diranno qualcosa di più. Vedremo quale sarà la reazione della squadra a un successo che non ha risolto i problemi, ma che ha almeno permesso a D’Aversa di salvare la panchina. In caso di sconfitta ci sarebbe stato poco da fare…”.
Anche al “Penzo”, tuttavia, il Parma ha avuto poche occasioni da rete: “Abbiamo interrotto la serie di tre sconfitte di fila che ha eguagliato quella della scorsa stagione. I tre punti fanno comodo, ma si segna poco, solo su palla inattiva e la squadra non è brillante. In attesa di tempi migliori la cura ideale è limitare i danni e continuare a vincere”.