Enrico Boni, nella sua consueta rubrica per Sportal.it, stronca il Parma da viaggio: domenica a Cesena si è fatto raggiungere e sorpassare dagli indiavolati uomini di Castori. “Ci sono cinque sconfitte esterne che pesano come un macigno: quelle con Cremonese, Brescia, Entella, Pro Vercelli e Cesena – osserva -. Quella di Empoli ci poteva stare, visto lo spessore dei toscani, le altre no. Anche in Romagna sono emersi i limiti di D’Aversa e sono mancate grinta e concentrazione contro una formazione che ha lottato con il coltello tra i denti: ora c’è il rischio di un contraccolpo che ti faccia chiudere la stagione regolare al di fuori delle prime quattro posizioni”.
“All’andata il Parma ha collezionato 33 punti e altrettanti ne ha messi in cascina nel ritorno, mancano due gare, qualche punto arriverà, e quindi il bilancio della seconda parte sarà migliore. Ma c’è un dato incontrovertibile: dodici sconfitte su quaranta gare disputate rappresentano un’enormità, a maggiore ragione con una rosa del genere a disposizione. Se poi aggiungiamo che il rendimento esterno di ben dieci squadre è stato migliore di quello del Parma c’è veramente da mettersi le mani nei capelli”.