Per Leonardo Bonucci il 2016 è stato un anno di successi con la Juventus, ma la partita più difficile di tutte l’ha giocata il figlio Matteo, alle prese con una malattia che l’ha colpito in estate: “Estate, vacanze a Formentera dopo i campionati europei in Francia. Tre settimane prima a Matteo era stata rimossa una piccola ernia inguinale. Una sciocchezza, eppure abbiamo la sensazione che Matteo sia diventato un bimbo diverso”, racconta il difensore della Juventus in un’intervista a “Repubblica”.
“All’inizio pensiamo che la ragione sia da ricercare in un residuo di anestesia da smaltire, ma poi una serie di suoi comportamenti ci preoccupano. Torniamo immediatamente a Torino, decide mia moglie. Gli esami diagnostici rivelano una patologia acuta. Bisogna intervenire subito. Il giorno successivo Matteo entra in sala operatoria alle otto della mattina e ne esce alle quattro del pomeriggio”.
Momenti tremendi per Bonucci: “Mentre superava le porte della chirurgia Matteo ci ha fatto il verso del leone, come se volesse infondere coraggio più a noi che a sé. Poi sono uscito dall’ospedale e ho trovato ad aspettarmi una trentina di persone, famigliari e amici. Qualcuno aveva chiesto un permesso dal lavoro, altri avevano chiuso il negozio. Per loro, per i miei compagni di squadra, per i tifosi, non soltanto della Juventus, che ci sono stati vicini in questi mesi ho pianto in tv. È stata l’emozione di un grazie. Matteo è tornato a casa il dieci agosto, a tredici giorni dall’intervento. Un recupero record”.
Da qui le cose sono andate via via migliorando, ma il calciatore non nasconde di aver pensato a decisioni drastiche in quel periodo: “E’ cominciata l’attesa dei progressivi miglioramenti, la speranza che il tempo necessario a dissipare i timori scorresse rapido. In quelle settimane sono stato sfiorato dall’idea di abbandonare il calcio, avevo completamente accantonato l’obbligo di pensare al mio lavoro. Proprio non ci riuscivo “.
Ora Matteo “è tornato a giocare con suo fratello, presto potranno anche ricominciare a fare la lotta. Finalmente e psicologicamente sta bene”, la vittoria più bella per il difensore campione d’Italia.