Cristian Brocchi non si nasconde: nella conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga con il Frosinone l’allenatore del Milan esprime i suoi giudizi sulla squadra e sulla stagione rossonera.
In particolare se la prende con i troppi giocatori individualisti: ”Il problema della squadra è che si disunisce quando va in difficoltà, non reagisce in modo collettivo e cerca con il valore del singolo di risolvere un problema. Dobbiamo essere compatti”.
Il Sassuolo è agguerrito, a meno un punto, e il Milan non lascia ben sperare dopo la sconfitta con il retrocesso Verona. Mancare l’Europa, secondo Brocchi, ”sarebbe un fallimento collettivo, quindi anche mio. Siamo sempre qui a lavorare, io e il mio staff stacchiamo per le 8-9 ore in cui andiamo a casa”.
“Tutti i grandi allenatori hanno difficoltà iniziali, Sacchi, Guardiola, lo stesso Sarri che ci ha messo 2 mesi e mezzo perché la squadra iniziasse a giocare così – spiega Brocchi -. Detto questo, per me non deve essere una giustificazione. Io sto cercando di dare qualcosa di mio alla squadra e studiando calcio da 5 anni ho un’idea di calcio fortificata. Io preferisco guardare il Barcellona e il Bayern Monaco o se vogliamo vedere qualcosa di più vicino a noi mi piace vedere il gioco del Napoli, del Sassuolo e dell’Empoli. Però se andiamo a valutare i risultati, Di Francesco è stato esonerato e poi è stato richiamato e ora sta ottenendo risultati”.