Il compito di Gigi Di Biagio, commissario tecnico scelto dalla Federazione, commissariata, per traghettare l’Italia fuori dall’incubo della mancata qualificazione al Mondiale e al debutto in Nations League previsto per settembre, si annuncia tra i più delicati della storia azzurra. Ripartire dai giovani o fare affidamento ancora su qualche esperto? Il dubbio è amletico e se c’è chi come Barzagli si è già tirato fuori, o come Chiellini ha annunciato l’intenzione di continuare, giocatori come De Rossi e Buffon sono ancora incerti.
Sul futuro del portiere e capitano si è aperta una polemica dopo le parole dello stesso Di Biagio, che allo stage di fine febbraio aveva confermato di avere chiesto a Buffon la disponibilità di proseguire almeno per le prossime tre amichevoli. Uno scenario che non sembra piacere a Super Gigi, al punto che lo stesso Di Biagio ha precisato il concetto in un’intervista a “Il Sabato della Ds” su Rai Due: “Io non sto facendo nessun favore a Buffon. Buffon mi serve in campo, perché e’ un grande portiere. Poi se non dovesse giocare mi servirà per quello che rappresenta fuori dal campo. I giocatori non sono tutti uguali, l’allenatore che lo dice non afferma la verità. Buffon non è uno come gli altri”.
Di Biagio non ha sciolto il dubbio neppure sul possibile ritorno di Balotelli: “Ero a Nizza qualche giorni fa per vederlo. Sta facendo tanti gol. Se lo convocherò? Vediamo. Per essere convocati non contano solo i gol, ma anche le prestazioni e il comportamento. Mario è sotto la lente di ingrandimento”.