Nicolas Burdisso in un’intervista alla Gazzetta dello Sport si esprime in maniera controversa su Francesco Totti, suo compagno per 5 anni alla Roma: “Francesco è fantastico e non può mai essere un limite, ma non si è mai fatto delle domande. Non si è mai chiesto se fosse stato meglio giocare per 15 anni alla Roma e vincere oppure per 20 e non farlo. Calcisticamente non è un leader che trascina in campo. De Rossi è stato troppo buono, non ha mai voluto scavalcarlo”.
Sugli allenatori Montella e Luis Enrique: “Vincenzo era bravissimo e non l’avrei mai mandato via dalla Roma, come Luis Enrique. Se il Barcellona vince, non è solo merito dei tre davanti. Ricordo quando nei preliminari con lo Slovan lui sostituì Totti e fummo eliminati. Avevamo in campo tanti ragazzi e c’era bisogno di Francesco. Io quando vidi il cambio scossi la testa. Il giorno dopo Luis mi disse: ‘Non farlo più'”.
Sempre su Enrique: “Ha portato a Trigoria la cultura del lavoro. A Roma sembrava che quando si allenavano ti facevano un favore. Ricordo che Spalletti e Montella impazzivano di rabbia. Vincenzo usava i gps e alla fine diceva: ‘Avete lavorato in modo imbarazzante’ “.
All’Inter era diverso: “Ogni giorno era una guerra. Si lottava per il posto in squadra e tutti all’Inter volevano vincere sempre. Giocando così contro i campioni in allenamento si cresce”.