Da un bianconero all’altro con tanta rabbia in corpo, ma la stessa voglia, e capacità, di segnare.
Dopo aver deciso con una doppietta l’anticipo tra Cesena e Avellino, vinto 3-1 dai padroni di casa, Daniele Cacia, approdato in Romagna sul finire del mercato da svincolato dopo il polemico addio all’Ascoli, si è sfogato ai microfoni di Sky Sport:
“Per fortuna adesso è tutto finito, ma ho passato due mesi difficili. Prima del calcio ci sono le persone e negli ultimi due mesi ad Ascoli la mia persona è stata messa da parte – ha attaccato Cacia – I giocatori possono anche andare via da ogni piazza, ma ci sono modi e modi di mandare via le persone e di mandare messaggi all’esterno. Purtroppo ho avuto a che fare con qualcuno che faccio fatica anche a chiamare dirigente”.
“Cosa si è rotto? Chiedetelo a loro. Si sono dette e scritte tante bugie: abbiano il coraggio di dire se è successo qualcosa tra me e i miei compagni”.
Il campo intanto parla di appena due gol in meno di Stefan Schwoch, il primatista di reti in Serie B: “Il record non deve diventare un’ossessione, altrimenti non lo batto più… – ha concluso Cacia – Io ho 34 anni e qualche acciacco ci sta, ma sto bene di testa, quindi voglio andare avanti”.