Cagliari, Claudio Ranieri: “Quando smetterò dirò il perché del mio addio alla Juventus”
Ranieri e Allegri, sfida da doppi ex sabato in Juventus–Cagliari. “Non ho rimpianti – ha detto l’allenatore rossoblù in conferenza stampa – ho preso una squadra reduce dalla Serie B, siamo arrivati terzi e poi secondi. Senza i dodici, tredici campioni dei due anni precedenti. A Torino sono stati due anni molto positivi”.
E poi, però, è finita. “Da lì sono stato mandato via – spiega Ranieri – ma questa non è la verità. La verità la scriverò quando smetterò di allenare. Però ringrazio sempre chi mi ha portato alla Juventus, grande società con grandi tifosi”. Allegri? “Un allenatore pratico che vuole sempre vincere. Studia bene gli avversari e siccome vince, ha ragione, gli faccio i miei complimenti”.
Quando il Cagliari vinse per l’ultima volta a Torino contro la Juventus le panchine erano invertite: Ranieri bianconero, Allegri rossoblù. Sono passati quasi 15 anni: “Le sconfitte – ha scherzato in conferenza stampa sir Claudio – di solito me le dimentico”. Anche perché il mister dei sardi sta pensando all’immediato futuro.
”Conosciamo l’ardore della Juventus, subisce pochissimi gol ma noi andiamo lì per giocarcela. Le partite durano 90 minuti e oltre, proveremo a fare punti, i bianconeri si affrontano mettendo in campo la loro stessa determinazione, sono bravi a coprirsi e ripartire con continuità, ad Allegri faccio i complimenti: parliamo di un grande tecnico, che ha vinto tanto e studia bene l’avversario. Con noi cercheranno di fare gol subito per poi gestire la gara. Siamo preparati”.
Voglia di continuare la striscia positiva: “Noi dobbiamo essere concentrati per tutta la gara senza mai dare occasioni all’avversario. Poi se saranno bravi e tireranno fuori delle grandi giocate faremo loro i complimenti, ma dovremo essere bravi noi a non commettere errori e sfruttare le occasioni che riusciremo a crearci, o che ci concederanno”.
Cagliari sempre in bilico tra paradiso e inferno: “Non abbiamo mai sentito particolare negatività, la classifica è difficile tuttora e non abbiamo fatto nulla, ma noi cerchiamo di dare sempre il massimo in allenamento e quella è la nostra vitamina. Poi ovviamente ci sono gli avversari, l’importante è giocarsela sempre, uscire dal campo avendo dato tutto. Ho visto i ragazzi lavorare molto bene, non hanno mai abbandonato la strada della determinazione. Siamo partiti con un calendario complesso, adesso un piccolo viottolo è stato tracciato, sta a noi cercare di farlo diventare una strada e magari un’autostrada”.