Un primo tempo scoppiettante e un secondo tempo all’insegna della fatica e del nervosismo: questa l’estrema sintesi di Verona-Cagliari, sfida tra le due sorprese della serie A (quella del girone d’andata e quella del girone di ritorno) che alla fine premia gli scaligeri. E il sudatissimo 2-1 del triplice fischio finale ne alimenta i sogni europei, visto che in un colpo solo vengono superate Milan e Parma e il Napoli sesto è ora lontano un solo punto.
Decisivo è Samuel Di Carmine con una sontuosa doppietta. Ma che il Verona abbia le idee chiare lo dimostra Lazovic, che dopo 30 secondi già impegna Cragno. Dopo un bel tentativo di Rrahmani, al 14′ arriva la prima firma di Di Carmine sulla partita: un preciso colpo di testa dopo una splendida azione sull’asse Amrabat-Lazovic. E proprio il serbo sfiora il raddoppio al 19′, ma viene fermato dalla traversa.
La seconda rete gialloblù però arriva, e l’autore è sempre Di Carmine: quella del 26′ è però un’autentica prodezza dell’attaccante scaligero, che colpisce con una botta da fuori area. La partita sembra chiusa, ma si riapre all’improvviso al 35′, quando il Var trasforma in rosso il cartellino giallo precedentemente comminato a Borini per un’entrata pericolosa su Rog.
L’espulsione risveglia il Cagliari, che al 43′ dimezza il divario grazie a Simeone, pescato in area dal colpo di testa di Pellegrini. Nella ripresa gli isolani le provano tutte per pareggiare (sin dai primissimi minuti con Rog e Nandez) e non si arrendono anche quando Cigarini viene espulso e la parità numerica ristabilita. Nel finale però Pisacane e Mattiello spaventano Silvestri, senza però riuscire a raddrizzare il match.