“Calcio, detenzione e rieducazione”: il docufilm che racconta il calcio nelle carceri

“Calcio, detenzione e rieducazione”: il docufilm che racconta i calcio nelle carceri

Raccontare le emozioni, il coraggio, la determinazione, le salite superate e le sfide della vita attraverso il pallone. Dopo le storie di calciatrici con i loro sogni e le salite superate, nasce il corto “Calcio, detenzione e rieducazione”, che rappresenta il passo successivo del progetto, ideato dall’Area Responsabilità Sociale della Lega Dilettanti, “Sopra la barriera”. Si stabilisce così una continuità nel segno dell’inclusione, della lotta agli stereotipi e alle discriminazioni di genere. 

Luca De Simoni, Coordinatore Area Responsabilità Sociale della LND, che ha presentato il corto negli studi di Sky Sport, dichiara : “Il calcio ha la straordinaria possibilità di svolgere allo stesso tempo diversi ruoli perché aiuta il benessere psico-fisico, ha una importante funzione sociale, aiuta l’inclusione e riesce perfino a far sentire liberi i ragazzi che lo praticano in un contesto di detenzione”.

Tutto questo contribuisce ad orientare in un percorso di rieducazione, dove lealtà, solidarietà, rispetto dell’altro e delle regole possono diventare strumento sociale e occasione di recupero. 

Nelle case circondariali di Padova e Lanciano, in particolare, la pratica sportiva trasmette positivi modelli relazionali di sostegno ad un futuro percorso di reinserimento. Il successo di una partita si raggiunge con la cooperazione e l’abbattimento di ogni barriera, da quella linguistica a quella gerarchica.

Il corto, realizzato dall’agenzia comunicativa Bonfire, contribuisce a segnare un percorso che fa sentire parte integrante di una nuova realtà per rientrare in quella fuori dalle sbarre.  

I protagonisti del docufilm si raccontano attraverso l’emozione nel  condividere i successi calcistici durante i colloqui, con i loro figli, ad esempio o attraverso gli allenamenti e il senso di squadra. Per molti di loro respirare l’aria di competizione equivale a riappropriarsi di un sentimento di libertà per impegnarsi in un nuovo cammino di vita.

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