La Nazionale italiana è sbarcata a Rio de Janeiro intorno alle ore 7 di venerdì mattina, a mezzogiorno qui in Italia.
Non c'è stato il bagno di folla, vista l'ora: allo scalo di Rio erano presenti soltanto due tifosi, rimasti delusi, tra l'altro, di non aver potuto neanche salutare gli Azzurri.
La squadra è infatti salita immediatamente su un pullman e si è subito diretta verso Mangaratiba, a circa 100 km dalla città, dove ha sede il Portobello Resort, "Casa Azzurri".
Alle 15 locali (le 20 italiane) ha avuto luogo la prima sgambata in terra brasiliana.
Nove giocatori azzurri sono stati costretti ad accomodarsi in Economy Class: si tratta di Perin, Parolo, Mirante, Verratti, Cerci, Insigne, Ranocchia, Verratti, De Sciglio e Darmian.
Durante il volo, Mario Balotelli è stato il mattatore: l'attaccante del Milan si è reso protagonista di un paio di gag. Prima, a caccia di snack, ha interrotto un'intervista della Rai ad Albertini.
Poco dopo, al microfono, ha invitato tutti i passeggeri a sedersi per permettere che la cena fosse servita, tra l'ilarità generale.
"Coloriamo d'azzurro il sogno mondiale", è lo slogan scelto per la nostra Nazionale.
"Balotelli? Mi aspetto la continuità che sta avendo in questi giorni. Ha una grande attenzione a tutti i particolari ed è concentratissimo. Nessuno pensi di essere protagonista, siamo una squadra".
Venerdì 6 giugno, con l'arrivo in Brasile, è ufficialmente iniziata l'operazione Mondiale per gli Azzurri.
"Dobbiamo osare in campo. Ci sono tutte le condizioni ideali per iniziare il Mondiale. Penso al lavoro fatto e a quello da fare, ma c'è grande ottimismo", le prime parole del ct Prandelli.
Capitolo formazione: "Non vogliamo fare capire nulla a nessuno, si giocherà anche su certi equilibri. Stiamo verificando l'opportunità di giocare con un giocatore in più in mezzo al campo".