Pietro Anastasi, eroe di Euro '68, dovette rinunciare ai Mondiali in Messico nel 1970 a causa di uno scherzo del massaggiatore Tresoldi. Un colpo al basso ventre lo costrinse a dare forfait.
In Argentina aveva brillato, Spagna '82 doveva essere il Mondiale di Roberto Bettega. Ma un infortunio in Coppa dei Campioni lo bloccò, spalancando le porte azzurre a Pablito Rossi.
C'è un importante precedente anche per quanto riguarda gli Europei. Gigi Buffon si ruppe l'anulare in un'amichevole contro la Norvegia, poco prima dell'avventura in Olanda che consacrò Toldo.
A pochi giorni dall'esordio contro il Cile dovette fermarsi anche Angelo Peruzzi. "Pensavo che Di Livio mi avesse colpito con un sasso", disse. Invece era uno stiramento al gemello interno.
Il 1998 era una delle migliori stagioni della carriera per Ciro Ferrara, ma un pazzesco intervento di Conticchio gli spezzò tibia e perone, costringendolo ad assistere a Francia '98 da casa.
Nel 2006 Christian Vieri si infortunò seriamente durante una partita giocata dal suo Monaco contro il PSG. Non recuperò in tempo per la trionfale spedizione tedesca e valutò anche di ritirarsi.
Nei Mondiali nippocoreani del 2002 doveva esserci anche Gianluca Pessotto, ma il laterale della Juventus si ruppe i legamenti del crociato in un'amichevole contro l'Uruguay. Al suo posto Coco.
Quasi proverbiale la malasorte che si è accanita su Alessandro Nesta in Nazionale. Il centrale romano subì gravi infortuni a Francia '98, Corea-Giappone 2002 e Germania 2006.
Capitano coraggioso dell'Italia di Sacchi a Usa '94, Franco Baresi si ruppe il menisco contro la Norvegia. Tornò per la finale 25 giorni dopo, con un recupero incredibile. Ma finì male.
Inserito nei 22 per Argentina '78, lo storico capitano Giacinto Facchetti, reduce da una stagione travagliata, decise di rinunciare al suo quarto mondiale, annunciando il ritiro dall'attività.
Lo sfortunatissimo infortunio a Montolivo, che si è rotto la tibia a pochi giorni dall'inizio dei Mondiali, è solo l'ultimo di una serie di incidenti in extremis susseguitisi nella storia azzurra.
Il portierone carrarese dovette arrendersi alla sciatalgia già durante la partita d'esordio a Sudafrica 2010 contro il Paraguay. Lasciò i guantoni a Marchetti, per un Mondiale disastroso.