È uno dei leggendari campioni del mondo del 2006 e, tralasciando quanto passi in fretta al tempo se si pensa al buon Pellegri che è nato nel 2001 e ora gioca in serie A, quali migliori parole di un campione iridato per caricare a molla gli Azzurri in vista del doppio incontro con la Svezia per decretare chi accederà alla fase finale dei Mondiali di Russia 2018?!
A tal proposito l’oriundo che in Italia, prima di conquistare la maglia azzurra, ha giocato con il Verona e con la Juventus, ha le idee chiare: “Se il playoff fosse stato giocato in una partita secca, l’Italia avrebbe potuto rischiare, ma sui 180 minuti passerà sicuramente il turno“.
Scongiuri a parte, però, la dichiarazione che più di tutte lascia spiazzati è quella su Pirlo, all’indomani dal suo addio al calcio: “Fatemi riflettere…grande Pirlo, ma tecnicamente il più forte col quale ho giocato è stato Totò Di Natale”.
Da Azzurro, infine, Camoranesi ha raccontato ai microfoni di Sportmediaset il suo momento di maggiore gioia e quello di più profonda delusione: “Se Berlino è stata la mia gioia più grande, quella partita di Vienna contro la Spagna è stata la mia più grande delusione. Se avessimo vinto, avremmo vinto anche il Mondiale”.