Caos Olimpico, la Questura non ci sta

Ai microfoni di Rete Sport è intervenuto giovedì mattina il Capo di Gabinetto della Questura di Roma Roberto Massucci, che ha parlato dei disagi di ieri vissuti dagli spettatori all’entrata allo stadio, alcuni dei quali si sono detti sconcertati. “Intanto la inquadrerei meglio. Parlare di ‘sconcerto’ per una gara che ha restituito dignità e civiltà all’Olimpico mi sembra assurdo. Sono io ad essere sconcertato per questa enfasi di commento. Ieri si sono verificati alcuni problemi per difetti strutturali, che hanno creato eccessivo disagio e infatti già stamane in fase di de-briefing abbiamo deciso che dovremmo fare un tavolo di verifica con gli organizzatori e cioè Coni e Roma. In mattinata comunque è stato effettuato un sopralluogo all’Olimpico da rappresentanti di Coni, Questura e Roma per verificare quanto accaduto ieri durante l’afflusso, per scongiurare altri episodi. Ieri gli spettatori che sono entrati con sacrificio hanno dato prova di civiltà. Non condivido l’enfasi che si utilizza per valutare certe situazioni: quando si fa sicurezza si mette in sicurezza tutta l’area, come accaduto al Vaticano o nelle manifestazioni giubilari. La gente non viene messa ad attendere in balia di chiunque, ma attende in sicurezza. Bisogna comunque sicuramente migliorare, perché per un evento sportivo non va bene che la gente aspetti così tanto”.
 
Non si capisce però come fanno ad essere in sicurezza migliaia di persone assembrate prima di entrare. “I servizi di Ps iniziano già nell’area di rispetto, ovvero area entro cui si fa sicurezza. Per cui le persone assembrate non attendono in un’area insicura, ma sono in attesa in un ambito bonificato. La sicurezza, inoltre, è dovuta anche a informazioni e manovre non sempre visibili”.

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