Fabio Capello ai microfoni di Radio Dee Jay si è soffermato sulla Nazionale di Roberto Mancini: “Barella mi piace molto, ma Zaniolo mi impressiona per quanto sta crescendo. Invece Bernardeschi fa delle cose fantastiche ma deve fare un tocco in meno, non anticipa mai la giocata. La visione di gioco non la compri. L’attimo fuggente ce l’hai dentro”.
Poi Don Fabio fa le sue considerazioni sui più grandi tecnici di sempre: “Ci sono tre momenti che hanno cambiato il calcio: l’Ajax di Michels, il Milan di Sacchi che ha cambiato un sistema di gioco e il Barcellona di Guardiola. Questi tre hanno avuto idee che si sono sviluppate grazie ai grandi calciatori che avevano. Hanno portato avanti qualcosa di diverso. Io invece ho vinto senza olandesi, non dimentichiamolo… Anch’io ho creato qualcosa di diverso. La grande forza della mia squadra era la difesa composta da italiani e Albertini a centrocampo, altro italiano, è così che ho vinto”.