Carlo Ancelotti esalta il calcio italiano e scherza su Rafael Leao
Nel corso di un’intervista ai microfoni della “Repubblica”, Carlo Ancelotti, tra i vari temi trattati, si è espresso senza mezzi termini sul livello raggiunto dal calcio italiano e sull’imminente finale di Champions League che attende il suo Real Madrid. In aggiunta, il tecnico azzurro ha parlato chiaro anche sul fuoriclasse del Milan Rafael Leao.
“L’Italia, a livello di risultati, sta tornando in alto nelle coppe. Tre finaliste l’anno scorso, con l’Inter a un passo dalla Champions. Quest’anno l’Atalanta ha vinto l’Europa League e la Fiorentina può provarci in Conference. Quello che manca è un ambiente da svecchiare. A livello tecnico non vedo fuoriclasse, a parte Donnarumma in porta. Il calcio italiano ha il potenziale di raggiungere la generazione di Pirlo, Totti e Del Piero, ma serve ancora un po’ di tempo. La media comunque è buona, il gruppo c’è e la Nazionale di Spalletti può fare bene” ha esordito il tecnico del Real Madrid.
“Seguo da lontano il Milan, con affetto. Da lì è tornato qui un Brahim Diaz straordinario. Sono una squadra di grande talento così come Rafael Leao, che a volte sarebbe da picchiare. Se fosse con me lo picchierei tutti i giorni nella speranza che trovi la continuità” ha proseguito l’allenatore azzurro.
“La nostra storia si identifica con questa competizione a partire dalla sua creazione: nei primi 10 anni il Real l’ha vinta sei volte. Non sarà facile battere il Dortmund. Loro sono forti, passano in un attimo dalla difesa all’attacco. Hanno eliminato il PSG in semifinale e l’Atletico ai quarti. Nulla è scontato e tutto va conquistato con la solita ricetta: scendere in campo con l’atteggiamento giusto e sapersi godere il privilegio di un lavoro che è anche un gioco. Continuerò ad allenare fino a quando resterò al Real, ma prima di smettere voglio vincere un’altra Champions League” ha aggiunto l’ex tecnico di Napoli e Milan.
“Mbappé? Parlo di quelli che alleno ora e che sono molto forti. Vinicius migliora ogni giorno, Bellingham ha capito subito cosa vuol dire Real. E’ un gruppo unitissimo, lo dimostra come ha reagito agli infortuni gravi di Courtois e Militao in pochi giorni e ai tanti altri contrattempi. Sono certo che i ragazzi sapranno assorbire nel modo giusto l’addio di un fenomeno del calcio come Kroos” ha chiosato Carlo Ancelotti.