Joe Hart è già diventato un idolo per i tifosi del Torino e anche un suo precedessore come Fabrizio Casazza, intervistato in esclusiva da Sportal.it, lo promuove a pieni voti.
“Cuore Toro? Sicuramente ha dimostrato di avere determinate caratteristiche che piacciono ai tifosi granata”, analizza l’ex estremo difensore che tra il 1996 e il 1999 ha collezionato 50 presenze con il Torino.
“Non credo che sia stata una scelta azzardata da parte della società. Sono andati a prendere comunque un giocatore che fa parte della nazionale inglese e che poteva dare qualcosa in più come ha dimostrato anche al Manchester City. Non dimentichiamoci che durante l’era Mancini il preparatori dei portieri era Massimo Battara, che gli avrà anche insegnato tutto quello che ha imparato nella ‘terra dei portieri’, ovvero l’Italia”.
Casazza, che ora ricopre il doppio ruolo di allenatore in seconda e di preparatore dei portieri al Savona, non crede che Guardiola si sia pentito però della sua scelta: “Ogni allenatore ha le sue necessità. Hart non arrivava da stagioni stupende e Pep può aver pensato che fosse arrivato il momento giusto per fargli cambiare aria. Questo comunque non vuol dire che sia più o meno bravo dei portieri rimasti a Manchester”.
“Sono sicuro comunque che Hart si sia informato su dove sarebbe andato a giocare prima di firmare, capendo che si trattava di una piazza importante dove avrebbe trovato un allenatore affamato e che aveva bisogno di lui per migliorare in quel ruolo”.