Caso Cristiano Ronaldo, Ten Hag a gamba tesa
Sabato alle 18:30 il Manchester United sfiderà il Chelsea senza Cristiano Ronaldo: il fuoriclasse portoghese non è stato convocato da Erik Ten Hag dopo che ha abbandonato lo stadio in anticipo in occasione del match contro il Liverpool.
Il tecnico dei Red Devils ha sentenziato così in conferenza stampa: “Sì, Cristiano si è rifiutato di entrare. Per questo ci devono essere conseguenze, è importante per la mentalità e l’attitudine del gruppo. Ciò di cui abbiamo parlato resterà tra lui e me. Le mie affermazioni comunque penso siano chiare: Ronaldo rimane un giocatore importante della prima squadra. Io sono il manager, sono il responsabile della cultura di squadra, devo fissare degli standard e dei valori e devo controllarli”.
Ronaldo ha voluto scusarsi su Instagram: “Come ho sempre fatto in tutta la mia carriera, cerco di vivere e giocare con rispetto verso i miei colleghi, i miei avversari e i miei allenatori. Questo non è cambiato. Io non sono cambiato. Sono la stessa persona e lo stesso professionista che sono stato negli ultimi 20 anni giocando ai massimi livello e e il rispetto ha sempre giocato un ruolo molto importante nel mio processo decisionale”.
“Ho iniziato molto giovane, gli esempi di giocatori più grandi ed esperti sono stati sempre molto importanti per me. Per questo, in seguito, ho sempre cercato di essere io stesso l’esempio per i giovani che sono cresciuti in tutte le squadre che ho rappresentato. Sfortunatamente non è sempre possibile e a volte a caldo si prendono decisioni sbagliate. In questo momento, sento solo di dover continuare a lavorare sodo a Carrington, supportare i miei compagni di squadra ed essere pronto a tutto in ogni partita. Cedere alla pressione non è un’opzione. Non lo è mai stato. Questo è il Manchester United e uniti dobbiamo resistere. Presto saremo di nuovo insieme” ha scritto CR7.