Quando Antonio Cassano parla non è mai banale. Il fantasista della Sampdoria, rivitalizzato dall’arrivo in panchina di Vincenzo Montella, ha parlato del suo momento di forma ai microfoni di ‘Sky Sport‘.
“Avevo tanti demoni ma ora sono felice, sono un’altra persona. Sono tornato alla Samp, ho avuto un po’ di problematiche con la preparazione, con Zenga, tante situazioni che non andavano nel modo giusto. Poi è arrivato Montella, che ha detto che tutti partivamo alla pari e ho fatto dei sacrifici che non ho mai fatto in tutta la mia vita e ora sto vedendo i risultati. Il nuovo Cassano ha una testa diversa, ha più umiltà, più voglia di sacrificio, tante cose che nella mia carriera non ho mai avuto”, le sue parole.
E con la forma, Fantantonio spera di poter ritrovare anche la Nazionale: “È molto difficile, gli anni non sono dalla mia parte, c’è stato un gruppo che ha fatto cose importanti, i giocatori sono quelli. Ma conosco Conte, secondo quello che dice chi sta bene può avere una piccolissima chance. C’è una possibilità su un miliardo, vorrei giocarmela, facendo grandi sacrifici. Sarei contento, per la prima volta, di andare a fare il 23°. È quasi impossibile ma tentar non nuoce”.
E non poteva mancare un parere sulla lite Sarri-Mancini, questione che sta tenendo ancora banco a diversi giorni di distanza dall’accaduto: “Non mi piace molto il moralismo, Sarri ha detto una parola, due, ha sbagliato ma non possiamo metterlo in carcere per tutta la vita. Ha detto una cosa mentre era nervoso, stava perdendo la partita, ma deve rimanere là. Sarri ha sbagliato, lo ripeto, ma la cosa doveva rimanere in campo. A casa mia, se io e te ci diciamo una cosa, rimane fra me e te, da uomo a uomo”, ha poi concluso Cassano.