La qualificazione ai quarti di finale di Champions League era quasi scontata e infatti Massimiliano Allegri non è che gioisca più di tanto.
Anzi, a ben vedere è furioso, perché il gioco espresso dai suoi giocatori nella sfida contro il Porto non gli è affatto piaciuta: “L’obiettivo arrivare nelle prime 8 e confermarsi. Adesso lavoriamo con consapevolezza e voglia di migliorare la qualità del gioco, che stasera ha lasciato a desiderare. Dobbiamo sapere che dobbiamo fare prestazioni diverse contro i prossimi avversari”.
“Abbiamo fatto un bel primo tempo, intelligente, senza forzare e senza rischiare – ha proseguito Allegri ai microfoni di Premium Champions -. In 11 contro 10 invece abbiamo sbagliato molto, non davamo velocità in fase offensiva e difendevamo male: o si attacca o si gestisce la palla fino alla noia per risparmiare energie, non abbiamo fatto né una né l’altra cosa. Bastava aprire il gioco sui terzini e farli correre per trovare il buco ed entrare e invece forzavamo e rincorrevamo all’indietro.
Il commento finale è per Pjaca, lanciato nella mischia nel secondo tempo, senza che il croato abbia lasciato il segno: “Pjaca si è spento col passare dei minuti? Deve capire velocemente che nel campionato italiano c’è da far fatica, anche perché ha davanti Mandzukic, suo connazionale, l’esempio perfetto da cui imparare”.
