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Michael Bolingbroke, CEO dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista alla BBC, celebre network d’oltremanica. Così come d’oltremanica dovrebbe essere l’ispirazione che – a sentire lui – dia una rinnovata al calcio italiano, a livello tecnico e a livello societario.
“La serie A è calata di livello, scivola verso il basso ed ora ha bisogno di cambiamenti. Occorre aprirsi ai mercati internazionali, bisogna imparare dalla Premier… non è un caso se in Inghilterra le cose funzionano”, ha dichiarato il dirigente londinese.
L’uomo fidato di Erick Thohir si è inoltre lamentato della gestione degli stadi in Italia: “In Premier sono impianti di proprietà, in Italia la maggior parte degli stadi appartengono invece a enti pubblici e sono previsti tempi più lunghi per attuare una ristrutturazione, è tutto più complesso”.
Ma, come riporta la Gazzetta dello Sport, la bordata sparata da Bolingbroke è un’altra, ovvero l’ipotesi di introdurre la wild-card per la qualificazione in Champions League e quindi di permettere ai ‘grandi club’ di accedere alla massima competizione continentale a prescindere dalla posizione in classifica al termine del campionato nazionale: “La distribuzione del reddito tv qui si basa sulle prestazioni, non solo nel corso dell’ultimo anno, ma degli ultimi cinque e degli ultimi 50. C’è un sistema meritocratico. Ci sono club che non hanno partecipato alle competizioni di cui hanno bisogno. Molti di questi club hanno un enorme fan base, che traina la Uefa e le entrate. La domanda ora è: c’è bisogno di trovare un equilibrio tra tutto questo e tra i club che hanno ottenuto buoni risultati negli ultimi 12 mesi? Le conversazioni che abbiamo avuto con la Uefa indicano che loro hanno compreso appieno le nostre preoccupazioni e che stanno per affrontarle”.