Dopo un’ora ha temuto di emulare Luciano Spalletti e Rudi Garcia, protagonisti in negativo di goleade storiche al passivo sulla panchina della Roma. Alla fine però Eusebio Di Francesco esce vivo, seppur ammaccato, da Anfield e prova ad aggrapparsi alla flebile speranza di un’altra rimonta per strappare il pass per la finale di Champions.
Il tecnico dei giallorossi ha commentato con lucidità a ‘Premium Sport’ il 5-2 subito contro il Liverpool, partendo dal buon approccio della squadra alla partita: “Siamo partiti bene, ma poi abbiamo sbagliato alcune giocate, e non solo: siamo scappati quando si doveva accorciare e viceversa e non solo i difensori, ma pure centrocampisti e attaccanti. Peccato, abbiamo rovinato un buon approccio con 50’ da dimenticare: quando sbagliamo qualcosa poi perdiamo il controllo della situazione”.
Decisivi per la reazione i cambi nel finale, ma soprattutto il cambio di assetto con il ritorno alla difesa a quattro, ma Di Francesco esclude che il tracollo sia dovuto al modulo iniziale: “I sistemi di gioco non contano più quando si perdono tanti palloni e tanti contrasti, poi è chiaro che mandare in campo qualche giocatore fresco ci ha giovato. Ben venga la reazione, dobbiamo crederci e avere lo stesso atteggiamento avuto nel finale. Nulla è impossibile nel calcio, poi si sa che sarà difficile e che non si può sempre paragonare ogni partita a quella contro il Barcellona”.