Rudi Garcia se l’è vista brutta. La Roma, dopo una partita di grande sofferenza contro i bielorussi del Bate Borisov, è riuscita a strappare uno 0-0 che le ha concesso di accedere agli ottavi di finale di Champions League, complice il risultato di Leverkusen. Nonostante la gioia per l’obiettivo raggiunto, i tifosi giallorossi presenti all’Olimpico hanno contestato la squadra anche al triplice fischio con cori e sonori fischi.
“Sappiamo che da quando non abbiamo la curva sud l’ambiente non è lo stesso allo stadio. Abbiamo creato tanto, volevamo vincere e non ci siamo riusciti, Szczesny ha fatto una parata strepitosa ma alla fine siamo qualificati, vuol dire che siamo stati migliori della terza e della quarta. Dobbiamo essere noi che dobbiamo trascinare i tifosi a tifarci. Quando non molli e dai tutto per la maglia nessuno ti può dire niente”, le parole del tecnico francese a margine dell’incontro a ‘Premium Sport’.
“Potevamo fare meglio ma una squadra che fa 24 tiri in porta non è una squadra che gioca male. Questa sera la panchina era molto corta soprattutto sul piano offensivo. Dopo Salah non avevo altri attaccanti. Con il passare della gara abbiamo trovato l’equilibrio perché sapevamo che il Leverkusen non stava vincendo”, ha poi aggiunto Garcia.
Fischi o non fischi, la Roma può festeggiare il raggiungimento del primo obiettivo stagionale: “Il primo obiettivo è stato raggiunto, a febbraio saremo in un altro momento. Noi volevamo vincere, non ci siamo riusciti ma sapevamo che forse c’era un altro risultato utile per passare e alla fine il pari ci è servito”.