Gian Piero Gasperini non vuole sentir parlare di rigori

Le parole di Gian Piero Gasperini

Gian Piero Gasperini ha parlato prima del ritorno del playoff di Champions League contro il Bruges: “Il rigore dell’andata? Ormai è cosi: è stato documentato, non possiamo più pensare a quell’episodio. Domani dovremo superare tutto. Turnover di sabato? Abbiamo già fatto 38 partite e parecchi giocatori le hanno giocate quasi tutte. Questa è la realtà e bisogna essere preparati. È brutto quando accadono infortuni come quelli di Scamacca, Scalvini e Kossounou”.

“Ci è capitato di avere fuori Lookman in questo periodo, che è coinciso con qualche gol in meno e un po’ di carenza in fase offensiva. In difesa e centrocampo ti arrangi meglio quando manca un giocatore. Chi entra in attacco spesso è decisivo. Ora sembra recuperato. La mia intenzione è di portarlo in panchina e utilizzato in vista dei possibili supplementari. È importante che stia bene”.

“Sui rigori non siamo bravissimi. Ti alleni, ma molto lo fa lo stato d’animo in quel momento, come ti presenti. Comunque cercheremo di arrivare prima alla vittoria. Il Bruges? Le squadre italiane si sanno chiudere e difendere. In Champions sono abituate a vincere i loro campionati di riferimento e sono squadre offensive. È una squadra duttile, che si difende bassa. In altre partite sa giocare in modo più offensivo. È una squadra capace tatticamente, con giovani veloci ed è insidiosa. Dovremo fare bene, ed essere attenti sul piano tattico perché loro propongono diverse facce”.

Chiosa sul Var a chiamata: “Io mi sono esposto: sono contro a questa soluzione perché rallenterebbe ancora di più il gioco, che è già molto lento i virtù dei tanti fischi che vengono fatti. Aumenterebbe ancor di più le polemiche. Ci sono 4 arbitri, 3 al Var e mi sembrano veramente tanti. Poi sugli episodi ognuno ha la sua versione e porterebbe il calcio a qualcosa che non mi piace. Quello che è molto penalizzante sono i contatti. Le simulazioni vanno battagliate, perché ammazzano il calcio. Sono cose che ti mandano fuori e sui contatti bisogna essere chiari. La tecnologia deve anche dare delle risposte e prendersi la responsabilità di dare dei giudizi”.

TG SPORT

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