PSG–Manchester United 1-3 sancisce il nuovo capitolo di una favola e quello di un incantesimo. L’incantesimo è quello di Gianluigi Buffon, che ancora una volta saluta amaramente la Champions League (stavolta con pesanti responsabilità), la favola è quella di Solskjaer: per lui arriva una clamorosa qualificazione al 93′, da allenatore dopo la Champions League che vinse da calciatore segnando allo stesso minuto, sempre con la maglia del Manchester United.
I parigini partono dalla vittoria dell’andata, ottenuta all’Old Trafford. Ma al Parco dei Principi succede di tutto: già dopo 2 minuti passano gli ospiti grazie a Lukaku, che sfrutta un retropassaggio suicida di Kehrer e va in gol dribblando Buffon. Al 12′ il pareggio di Bernat sembra risistemare tutto per il Paris Saint-Germain (sontuoso l’assist di Mbappé), ma al 30′ una topica di Buffon riapre il discorso qualificazione: il portierone italiano pasticcia su un tiro dalla distanza di Lukaku, il belga piomba sulla respinta e fa 2-1.
I padroni di casa provano a tenere e anche a guadagnarsi la qualificazione con il pareggio, ma la fortuna non li premia: Di Maria segna al 56′, ma è in fuorigioco. Poi all’83’ arriva il palo di Bernat. Sembra comunque fatta, ma a recupero già iniziato Kimpembé commette fallo di mano in area. Il Var assegna il rigore e Rashford lo trasforma al 93′. E per Buffon è l’incubo che ritorna.