Solo quindici giorni fa il destino di José Mourinho sembrava segnato. Sotto di due gol all’intervallo contro il Newcastle del “nemico” Rafa Benitez, il tecnico portoghese è rimasto a galla grazie alla reazione del suo Manchester United, che ha ribaltato la partita vincendo per 3-2. Dopo la sosta per le Nazionali, il secondo successo di fila è sfumato all’ultimo secondo contro il Chelsea, che ha raggiunto il 2-2 al 95’, gol alla base della rissa scoppiata tra Mou e Marco Ianni, il collaboratore di Sarri che ha provocato verbalmente il manager dello United.
Ora l’avversario si chiamerà Juventus, nella terza giornata della fase a gironi di Champions League. I bianconeri guidano con 6 punti contro i quattro degli inglesi, ma in ogni caso per la squadra di Allegri il pericolo di una squadra che sembra ritrovata non va sottovalutato, tanto più dopo il pareggio contro il Genoa.
In conferenza stampa, intanto, Mourinho ha dato come sempre spettacolo, mostrando chiari segni di insofferenza di fronte alle domande non incentrate sulla partita, bensì sulle voci di un ritorno al Real Madrid e sui rapporti con Pogba: “Questa conferenza stampa non mi piace. Non voglio parlare né di Pogba, né di singoli. E non vogllio parlare coi giornalisti spagnoli perché loro si interessano solo al Real Madrid e a Ronaldo: non c’è bisogno che parli di lui, è uno dei migliori giocatori al mondo e lo sanno tutti. Stiamo per giocare contro una delle più grandi squadre del mondo, vera candidata a vincere la Champions e sono qui per quello. Invece la conferenza stampa sta andando in un’altra direzione”.
Poche parole sulla partita: “Dobbiamo usare la rabbia e l’amarezza del pareggio contro il Chelsea per giocare al meglio contro la Juventus. Sono fiducioso, in queste due ultime partite abbiamo mostrato di cosa siamo capaci”.