Alvaro Morata, ancora lui. protagonista nella Juventus formato trasferta in Champions League. Il numero 9, così come a Kiev, realizza una doppietta. Lo imita quasi per intero Paulo Dybala, che entra al suo posto e sfrutta due clamorosi errori della retroguardia di casa per realizzare un gol.. e mezzo. Finisce 4-1.
I campioni di Italia passano dopo soli 7′ minuti. Cuadrado va in fascia e mette in mezzo: Morata appoggia in porta. La squadra di Pirlo è di altro livello rispetto i pur volonterosi ungheresi ma non riesce a colpirli di nuovo prima della pausa: Ronaldo, servito dal solito Morata, va vicino al gol. Si riparte senza Arthur (problemi intestinali) e con Bentancur e la Juve perde anche Ramsey, messo fuori dai giochi da un problema muscolare. Entra McKennie. Una nuova percussione di Cuadrado permette a Morata di concludere con precisione da fuori area: 2-0 dell’ex Real Madrid, che al 67’ lascia il posto a Dybala. Che segna subito dopo un clamoroso pasticcio della retroguardia magiara. Un’altra oscenità dei padroni di casa consente all’argentino – servito dal portiere avversario Dibusz – di tirare a botta sicura, Dvali gli toglie la gioia della doppietta sparando sotto alla traversa. Al 90′ azione flipper nell’area della Juve e Boli castiga Szczesny.