Per la prima volta dal 2012, il calcio italiano si affaccerà agli ottavi di Champions League con tre rappresentanti. Dopo l’eliminazione dell’Inter, a Juventus e Napoli si aggiunge l’Atalanta che riscrive la storia della manifestazione vincendo 3-0 in casa dello Shakhtar Donetsk classificandosi come seconda nel girone vinto dal Manchester City, la cui vittoria per 4-1 contro la Dinamo Zagabria ha permesso l’apoteosi della Dea.
Mai una squadra che aveva perso le prime due partite del girone si era qualificata per gli ottavi, ma l’Atalanta ha reso tutto possibile grazie a un’interpretazione di personalità della partita. Primo tempo intenso e spezzettato, Pasalic sfiora subito il vantaggio, poi vince la paura e Gollini stoppa Junior Moraes al 35′.
Ripresa più veloce, tutto si decide nella seconda metà della frazione: Castagne la sblocca al 23′ su invito di Gomez, rete convalidata dal Var dopo l’iniziale annullamento dell’arbitro. Qui i padroni di casa si disuniscono: Dodò perde la testa e si fa espellere scalciando Pasalic, poi il crollo: il croato raddoppia all’80’ di testa su punizione di Malinovsky, in pieno recupero triplica Gosens e la gioia di Gasperini è incontenibile.