
Marco Materazzi ha parlato alla Gazzetta dello Sport il giorno dopo la vittoria contro il Bayern Monaco dell'Inter.
Marco Materazzi ha parlato alla Gazzetta dello Sport il giorno dopo la vittoria contro il Bayern Monaco che ha mandato l’Inter in semifinale di Champions League. “Triplete? Mancano talmente pochi passaggi per entrare nella storia, e la voglia di arrivare in fondo della squadra è così forte, che adesso tutto è davvero possibile. Si è creato un ambiente speciale, dove tutti remano compatti nella stessa direzione”.
“La stagione è stata lunga, pienissima di impegni, ma questo è il momento più bello perché è quello del raccolto. E anche della sofferenza, perché le forze calano e c’è da soffrire: bisogna spingere e ragionare di partita in partita. È stato giusto festeggiare, perché essere tornati in semifinale, soprattutto dopo aver eliminato una grande squadra come il Bayern, è un grandissimo risultato, ma da adesso occorre pensare già a domenica e alla trasferta di Bologna. Guai ad abbassare la guardia”.
“Che cosa mi ha colpito dell’Inter di ieri? La capacità di leggere il momento. Il gol di Kane avrebbe potuto mandare in crisi chiunque, invece l’Inter è rimasta lucidissima e ha ribaltato il risultato in pochi minuti. Psicologicamente è stata una mazzata pesantissima per il Bayern: tra il loro vantaggio e la rimonta dell’Inter è passato pochissimo tempo, i tedeschi si sono come ritrovati travolti dall’uno-due nerazzurro. Cosa che invece non è successa all’Inter. E attenzione: il discorso vale anche per la partita di andata, con il 2-1 di Frattesi arrivato poco dopo il pareggio di Müller. Questa Inter è sempre in controllo della partita”.
“Se devo essere sincero, lo ero di più prima di Inter-Bayern. Il Barcellona è una squadra piena di talento, con attaccanti incredibili, da Lewandowski a Lamine Yamal, capaci di segnare tanto contro le big. Ma è anche una squadra molto giovane. E penso che la maturità e l’esperienza dell’Inter aiuteranno Inzaghi”.