![](https://www.sportal.it/wp-content/uploads/2025/02/sergio-conceicao_1309570Photogallery.jpg)
Le parole di Sergio Conceiçao
Sergio Conceiçao ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Feyenoord–Milan, andata dei play-off di Champions League. “Non abbiamo tante opzioni – ha esordito -: ci sono 15 giocatori di movimento più i ragazzi, tra gli infortuni e chi non è in lista Champions. Gli allenatori devono trovare le soluzioni. Si gioca in undici, l’equilibrio si raggiunge con tutta la squadra. Vogliamo fare bene e trovare l’equilibrio, non è che se ci sono tanti giocatori offensivi fai più gol e se hai tanti difensori non ne subisci. Ogni partita ha i suoi momenti e noi abbiamo bisogno di questo equilibrio”.
Su Rafael Leao: “È a disposizione, come nelle partite precedenti. È stata una mia scelta quella di non farlo partire da titolare, ma quando è entrato ha fatto bene come vogliamo noi. È a disposizione, non dico se gioca titolare”.
Grande ex della sfida Santiago Gimenez: “Santi è un giocatore che seguivo da anni. Tutti noi nel calcio ci evolviamo giorno per giorno: lui è giovane, ha tanta strada da fare. È già un giocatore di grandissimo livello. Se fa gol è merito di tutta la squadra. Come se Mike non prende tanti gol, è per il lavoro di tutta la squadra. Lui ha qualità per finalizzare le azioni che la squadra crea, ha tanto talento. Deve continuare a lavorare, la squadra ha bisogno di lui con e senza palla. Sono molto contento di lui e di tutti gli altri in questo momento”.
“È una partita speciale per tutti, è importante e siamo qui per colpa nostra perché potevamo essere già agli Ottavi. Ci vogliamo assumere questa responsabilità. Il cambiamento di staff tecnico crea motivazioni diverse nel gruppo. È una partita di Champions, in un campo storicamente difficile. Ci ho giocato tre anni fa col Porto. È un ambiente difficile, tosto, caldo. Anche noi abbiamo i nostri problemi, con giocatori fuori. La storia della partita la faremo noi, il futuro dipende da quello che facciamo. Se entriamo con l’atteggiamento giusto, mettendo in campo quello che abbiamo preparato, allora ci sarà la probabilità di ottenere un buon risultato”.
“È una questione di risultati. Gli allenatori hanno sempre la valigia pronta, nel calcio cambia tutto velocemente. L’importante è guardare il presente, il futuro dipende da cosa facciamo oggi. Non sono preoccupato di questo, anche a Porto mi dicevano che forse sarei rimasto 3-4 mesi e invece sono rimasto 7 anni” ha concluso Conceiçao.