Una carriera in un palo. Sono ancora tanti quelli che associano M’baye Niang a quel clamoroso legno colpito in pieno al Camp Nou, il 12 marzo 2013 nel ritorno degli ottavi di finale di Champions.
Un classico episodio da sliding doors, che forse non avrebbe cambiato le sorti della qualificazione, ma che avrebbe potuto orientare diversamente il percorso milanista dell’attaccante francese, pronto a rilanciarsi due anni e mezzo dopo, rientrato alla base dopo il prestito al Genoa. Alla vigilia della partita contro la Juventus, Niang non dimentica chi gli diede l’occasione di giocare in quello scenario:
“Allegri mi ha fatto vivere il momento più bello della mia carriera facendomi giocare contro il Barcellona, e lo ringrazio. Forse però allora non ero ancora pronto per una grande squadra”, ha detto l’esterno francese a ‘La Stampa’.
Da Allegri a Mihajlovic, la sintonia non sembra essere cambiata: “Con lui ho ritrovato lo stesso feeling. Mi avrebbe già voluto alla Sampdoria, ho capito subito che avrebbe voluto portarmi in alto. Rispetto a inizio stagione siamo più sicuri, subiamo meno gol e ne segniamo di più”.