Porto-Roma 3-1 è una notte amarissima per i giallorossi, che all’Estadio do Dragao abbandonano la Champions League ai supplementari e a pochi istanti dai rigori, a causa di due episodi da Var che certamente faranno discutere. Ma il Porto si vede assegnato un rigore (Che Telles trasforma, al 117′), la Roma no. Nei 90 minuti i lusitani avevano pareggiato il 2-1 dell’andata, con le reti di Tiquinho Soares nel primo tempo e Marega nel secondo. Inutile il momentaneo pareggio di Daniele De Rossi, anche lui su rigore.
Roma molto abbottonata a inizio match e Porto volitivo, con i padroni di casa in vantaggio al 26′ grazie a una bella triangolazione tra Corona e Marega, con quest’ultimo che trova solissimo a centro area Soares per il vantaggio del Porto. Bravo Perotti a procurarsi un rigore appena 10 minuti dopo, che De Rossi trasforma in maniera gelida. Doccia altrettanto fredda quella che arriva al 53′, quando Corona butta un pallone in profondità e Marega lo trasforma in gol con l’intera retroguardia giallorossa immobile.
Il 2-1 provoca i supplementari, che si infiammano negli ultimi tre minuti (dopo una colossale occasione per Dzeko, che si vede fermare un pallonetto da Pepe sulla linea): Florenzi trattiene in area Fernando, che però era in fuorigioco. Il Var assegna il rigore. Tre minuti dopo il 120′, però, anche Schick cade in area, dopo un contatto con Marega. Ma in questo caso il Var decide di non comminare la massima punizione.