Per il totem rossonero la Champions League resta un tabù.
Il Milan si lecca le ferite dopo l’amara serata di San Siro, che ha decretato la prematura uscita del gruppo rossonero da ogni competizione continentale per la stagione in corso: il quarto posto infatti ha estromesso la banda di Pioli anche dall’Europa League, che rappresentava l’obiettivo minimo in un girone che già si preannunciava – e così è stato – durissimo.
La delusione è ancora più cocente per uno dei grandi (mancati) protagonisti in campo; quello Zlatan Ibrahimovic che in un sol colpo ha mancato tutti gli obiettivi potenzialmente raggiungibili col match di ieri. Oltre a quello di squadra – la qualificazione agli ottavi, che era ancora possibile – l’ex Manchester United avrebbe potuto scrivere altri due record nella sua straordinaria carriera: missione fallita.
Se ieri sera avesse iscritto il suo nome nel tabellino dei marcatori, Zlatan sarebbe diventato il giocatore più anziano ad aver segnato un gol in Champions League: il primato è detenuto da Francesco Totti, che nel 2014 andò a segno a 38 anni e 3 giorni. Ma c’è di più. Lo scandinavo è fermo a 49 gol nella massima competizione europea: l’obiettivo delle 50 marcature deve essere rimandato, se ce ne sarà l’occasione, all’anno prossimo…