Alla vigilia di Palermo-Napoli, Maurizio Sarri è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre partita.
Il tecnico dei partenopei ha invitato i suoi a non guardare al risultato della Juventus (vittoriosa contro il Sassuolo) e a concentrarsi sulla delicata gara coi rosanero: “Dobbiamo pensare solo alla partita di domani, questo è l’effetto di un calcio che a me non piace. Fosse per me si dovrebbe giocare tutti alle 15, inutile guardare le altre. Se guardiamo avanti ci dà ansia perché non possiamo fare niente contro una squadra che vince da 5 mesi, dietro ci mette paura.
Quindi guardiamo al Palermo – ha aggiunto -, gara difficilissima per gli eventi recenti e che ci farà trovare una squadra motivata. Hanno un organico nettamente superiore alla classifica attuale e ciò renderà più ‘cattiva’ la partita in termini di difficoltà andrà presa con grande applicazione e la minima superficialità potrebbe essere pagata a caro prezzo”.
Il diktat dell’allenatore toscano, dunque, è di guardare in casa propria: “Il gruppo sa che sta facendo una stagione stupenda e sta dando tutto, quindi ciò non gli fa avere rimpianti e gliela fa giocare fino in fondo. Dobbiamo pensare partita dopo partita senza mai gettare lo sguardo alle altre. Ieri ho detto: ‘chi stasera guarda la Juve è una testa di ca…’. L’uscita dalle Coppe consente di lavorare con più calma e recuperare a dovere le energie fisiche e mentali”.
Stare al passo della Juve, alla lunga, può diventare frustrante: “Partiamo dal presupposto che questi vincono, loro hanno una storia che gli consente di acquisire delle forti sicurezze anche mentali. C’è il piccolo particolare dei 200-300 milioni di differenza, ma se lo strapotere economico non è sorretto da una grande società non ti fa vincere. Però è lo stesso discorso che possono fare loro contro le big d’Europa. Ma i successi non dipendono solo da questo, hanno calciatori, dirigenti e allenatori di grandissimo livello. Società e squadra fortissime, hanno più sicurezze, speriamo di acquisirne pian piano anche noi e vincere qualcosa”.