Giusto quanto rocambolesco pareggio al Bentegodi tra Chievo e Sassuolo. Gli emiliani, dopo il vantaggio veronese di Giaccherini, hanno agguantato il pari, in 9 uomini, con una punizione dalla trequarti di Cassata che ha ingannato tutti. Il finale, 1 a 1, suona come una beffa per i ragazzi di Maran ma, in realtà, è il giusto premio per quelli di Iachini che, nonostante l’inferiorità numerica per buona parte della gara, addirittura gli ultimi minuti in 9 e le decisioni del Var, hanno mostrato il vero spirito di squadra che punta alla salvezza. Al termine fischi impietosi per Maran e i suoi giocatori dai tifosi clivensi. Chievo e Sassuolo salgono a 29 punti, cinque in più del Crotone, terz’ultimo. Prossimo turno: Napoli-Chievo (domenica 8 aprile ore 15); Milan-Sassuolo (domenica 8 aprile ore 20,45).
Primo tempo. Piede pigiato sull’acceleratore del Sassuolo che prova a sorprendere un Chievo, inizialmente compassato. 2’: Babacar, lanciato in verticale, a tu per tu con Sorrentino, sciupa il vantaggio, calciando alle stelle. Gli emiliani premono ma non riescono a trovare la deviazione vincente. Al 14’ primo acuto clivense: centro basso dalla destra di Cacciatore, Inglese s’avventa e cade in area con Acerbi, l’arbitro fischia un fallo della punta. I ragazzi di Maran commettono una serie di errori elementari nell’impostazione, quelli di Iachini non ne approfittano. L’asse della gara si riequilibria, a latitare è lo spettacolo ma iniziano i colpi di scena targati Var. 27’: Sorrentino anticipa Adjapong che allunga la gamba sul portiere clivense. L’arbitro fischia punizione a favore del Chievo, ammonendo il calciatore del Sassuolo. Nel mentre l’estremo scaligero è soccorso dai sanitari, il direttore di gara è richiamato dal Var: dopo avere preso visione dell’azione, l’arbitro espelle Adjapong, lasciando gli emiliani in 10 alla mezzora. Il Chievo è chiamato ad approfittare della superiorità numerica ma è Berardi, di rimessa, a calciare in diagonale (34’), palla sull’estero della rete. Il Sassuolo, paradossalmente, non solo frena le velleità veronesi ma si propone con maggiore pericolosità in dieci contro undici. 40’: punizione dal limite di Berardi, centrale, Sorrentino c’è. Sui clivensi piovono fischi da parte dei propri tifosi. Due minuti di recupero e tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo. Stesse formazioni in campo ad inizio ripresa. Subito Chievo pericoloso con Stepinski che gira sopra la traversa un centro basso del solito Cacciatore. 5’: Lirola centra dalla sinistra, l’arbitro fischia il rigore per un tocco di mano di Gamberini. Prima di fare battere la massima punizione, il direttore di gara viene richiamato a rivedere l’azione dal Var: rientrato in campo l’arbitro annulla il rigore concesso. Il Chievo, ringivoratito, stringe gli emiliani nella propria area al 9’: per due volte la palla attraversa l’area ospite senza che nessun gialloblù riesca a toccare in rete. Maran inserisce Pellissier per Stepinski nel Chievo. Quindi fuori Babacar per Politano nel Sassuolo, quindi è la volta di Birsa per Hetemaj nei veronesi. La gara non decolla, anzi sono i clivensi, in undici, a fare maggiore fatica degli avversari nell’impostare qualche azione degna di nota. Altra sostituzione nelle fila emiliane: dentro Ragusa per l’acciaccato Berardi. Al 27’ improvviso lampo del solito Giaccherini, valore aggiunto del Chievo del mercato invernale: il fantasista sfrutta un’indecisione difensiva, infilando Consigli per l’1 a 0 veronese. Maran inserisce Cesar per Gamberini, Iachini risponde con Peluso per Goldaniga. L’arbitro espelle Magnanelli per doppia ammonizione al 37’, lasciando il Sassuolo in 9 uomini. Ciò nonostante gli emiliani non demordono, il neo entrato Ragusa sfiora l’incrocio con Sorrentino battuto. Lo stesso portiere clivense sbroglia più di un’indecisione della propria retroguardia. L’arbitro accorda ben 7 minuti di recupero. Al 95’ punizione dalla trequarti di Cassata, la parabola inganna tutti, Sorrentino compreso, e s’infila nella rete clivense per l’1 a 1 del Sassuolo. Triplice fischio e pioggia di fischi del Bentegodi sul Chievo.