Il calcio inglese è stato colpito da un’improvvisa quanto assurda tragedia. Dalian Atkinson, 48 anni, ex attaccante dell’Aston Villa, è morto nella notte di domenica per un arresto cardiaco accusato dopo essere stato colpito da un taser della polizia del West Mercia.
La vicenda è ancora tutta da chiarire. Secondo quanto riporta la BBC, domenica la polizia è intervenuta in un’abitazione di Telford – nelle Midlands Occidentali a ovest di Birmingham – in seguito ad una segnalazione.
Dopo essere stato colpito dal taser, l’uomo ha subito un infarto ed inutili sono risultate le cure mediche prestate dai sanitari di un’ambulanza che lo stava trasportando all’ospedale Princess Royal. Il fatto è avvenuto alle 2.45 ora italiane e il decesso, avvenuto intorno alle 4, è stato confermato dagli agenti ora sotto inchiesta.
Una commissione indipendente indagherà infatti sul caso, non molto dissimile da uno già accaduto in passato. Nel giugno scorso, infatti, l ex soldato Spencer Beynon era deceduto in circostanze analoghe dopo essere stato colpito con il taser dalla polizia a Llanelli, nel Galles del Sud.
Atkinson, che ha iniziato la sua carriera con l’Ipswich Town, divenne un idolo dei Villans negli anni ’90: il suo bilancio fu di 114 presenze e 38 reti, una di queste portò alla vittoria dell’Aston Villa nella finale di Coppa di Lega contro il Manchester United di Alex Ferguson ed Eric Cantona nel 1994.
Il taser, dispositivo classificato tra le armi da difesa “meno che letali” che fa uso dell’elettricità per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli, è finito più volte sotto accusa in passato: negli ultimi 10 anni è stato collegato ad almeno 10 decessi in Inghilterra e Galles.