Solito copione al Bentegodi: vincono gli altri. E’ successo anche al Sassuolo di D’Aversa raccogliere, gentilmente, i tre punti contro un Chievo di Ventura volonteroso ma che in 90 minuti non è mai riuscito a trovare la stoccata vincente. Dal canto loro gli emiliani, a differenza dei clivensi, le reti decisive le sanno realizzare. E’ bastato un guizzo firmato Di Francesco nel primo tempo, a cui s’è accompagnata la sfortunata deviazione di Giaccherini , per fare salire il Sassuolo a 18 punti, lasciando inchiodato il Chievo a -1. Prossimo turno: Sassuolo-Lazio (domenica 11 novembre ore 18); Chievo-Bologna (domenica 11 novembre ore 15).
Primo tempo. Chievo subito in avanti. Birsa (4’) si procura una buona punizione che spreca inopinatamente. Due più tardi ancora clivensi pericolosi nei pressi di Consigli ma l’azione, condizionata da un fastidioso vento, sfuma. 9’: Obi se ne va sulla sinistra, centro basso, Barbosa rimedia. E’ un Chievo pimpante quello impostato da Ventura, consapevole che quella contro gli emiliani costituisce una gara da non sbagliare. De Paoli in profondità per Stepinski, Consigli è costretto ad uscire frettolosamente dai pali per neutralizzare. Il Sassuolo comincia a farsi vedere dalle parti di Sorrentino al quarto d’ora. Punizione dal limite, decentrata sulla destra, di Berardi, palla poco alta sopra l’incrocio. La gara s’incanala nei binari del perfetto equilibrio: tanta tattica sulla linea mediana, a soffrirne è lo spettacolo. Che prova a ravvivare Berardi, inguardabile la sua battuta a giro ed un centro basso di Sensi, Sorrentino c’è. I minuti passano, un centro stavolta di Birsa non è raccolto da nessuno. Due angoli del Sassuolo non trovano migliore sorte. Berardi irrita la tifoseria clivense, innervosendosi a sua volta fino a beccarsi l’ammonizione per un fallo inutile su Birsa. Il quale batte un’altra punizione, dal lato corto dell’area, ma sempre troppo lunga per gli avanti clivensi. La qualità prima o poi, però, emerge. E questa sembra essere quest’anno la maggiore nemica del Chievo. 42’: Di Francesco, ben servito da Berardi, in piena area difende bene palla, si ritaglia indisturbato lo spazio per la battuta, infine lascia partire in diagonale un rasoterra che s’infila nell’angolino lontano per l’1 a 0 del Sassuolo.
Secondo tempo. Stesse formazioni in campo ad inizio ripresa. Si ricomincia al piccolo trotto. Dopo una decina di minuti Ventura gioca la carta Meggiorini in sostituzione di Kiyine. 10’, angolo Chievo, nulla di fatto. Due più tardi, Consigli esce col pugno per deviare un pericoloso traversone: palla a Obi, quindi a Birsa, botta a colpo sicuro, la retroguardia emiliana si oppone con successo. Sul ribaltamento di fronte Berardi batte dalla destra la punizione che si è procurato: parabola tesa, nessuno c’arriva. L’azione clivense è generosa fino alla trequarti, immancabile però l’assenza del risolutore. 18’: Magnani per Duncan nel Sassuolo; quindi Matri per Boateng. Nel Chievo ecco Tanasiejevic per Obi. Mezzora, angolo Chievo: Meggiorini lamenta una trattenuta, l’arbitro accorda una punizione per gli emiliani. D’Aversa inserisce Locatelli per Di Francesco. 37’: di rimessa il Sassuolo sfiora il raddoppio con Sensi, palla a lato. 43’: Berardi si procura la punizione che batte da fuori: «telefonata» a Sorrentino. Quindi la stessa punta, sul filo del fuorigioco, si fa respingere la palla del raddoppio dall’estremo clivense. In pieno recupero sui piedi e sulla testa di Stepinki passa il pareggio ma il suo tiro è ribattuto a colpo sicuro dai difensori, quindi sfiora soltanto la sfera che sfila a fil di palo. Ancora Berardi ai titoli di coda: Sorrentino ancora miracoloso nella deviazione ma l’estremo resta a terra colpito dalla palla: Giaccherini nei pressi gli passa la palla che rotola in rete col portiere a terra: 0-2 e triplice fischio.