Mercoledì sera la finale tra Fiorentina e Olympiacos
A dodici mesi di distanza dall’amara sconfitta contro il West Ham nella finale della Conference League 2022/23, la Fiorentina torna a giocarsi lo stesso trofeo e stavolta se la vedrà con i greci dell’Olympiacos, capaci letteralmente di annichilire, in semifinale, una delle favorite per la vittoria del trofeo, l’Aston Villa. Vincenzo Italiano ha espresso le sue considerazioni alla vigilia del match, ai microfoni di ‘Sky Sport‘.
Il tecnico dei viola è alla sua terza finale, dopo quelle della Conference e della Coppa Italia 2022/23, e non dimentica quelle esperienze: “Cercheremo di sfruttare quanto abbiamo imparato dalle finali giocate l’anno scorso – ha detto -: conosciamo i pericoli ma anche gli stimoli di partite del genere. Per noi è una rivincita importante, siamo contenti di averla a disposizione”.
L’obiettivo è sfatare il tabù dopo le sconfitte nelle due finali dello scorso anno, riportando a Firenze un trofeo europeo che manca dal 1961, quando i viola allenati da Nandor Hidegkuti batterono per 2-1 i Rangers nella finale di Coppa delle Coppe. “Arrivare a giocare delle finali non è semplice – ha detto Italiano -, è il frutto di un percorso complesso e ricco di ostacoli. Non è scontato, ma in due anni siamo arrivati a giocarcene tre”.
La Fiorentina ha giocato, complessivamente, cinque finali nelle coppe europee di primo livello: oltre alla vittoriosa finale di Coppa Coppe del ’61 e a quella più sfortunata del 2023, la Viola nel 1957 ha perso 2-0 contro il Real Madrid in Coppa dei Campioni, nel 1962 ha perso al ‘replay’ (3-0 dopo l’1-1 dei primi 90′) contro l’Atletico Madrid, mentre nel 1990 si è arresa nel doppio confronto contro la Juventus (3-1 e 0-0) nell’ultimo atto della Coppa Uefa.