Nel calcio pazzo dei tempi moderni accade che meno di una settimana dopo la finale dell’Europeo sia già tempo di amichevoli per i grandi club internazionali e che un ct che ha visto svanire il sogno continentale con la propria nazione appena due settimane prima debba già mandare in campo giocatori conosciuti appena 3 giorni prima.
È successo ad Antonio Conte, uscito sorprendentemente sconfitto dalla prima amichevole alla guida del Chelsea. A Vienna il Rapid bagna al meglio l’inaugurazione del nuovo stadio, rifilando uno storico 2-0 ai blues.
La gara non può ovviamente avere offerto all’allenatore molte utili indicazioni in vista della stagione, considerando i tanti assenti (in campo c’erano comunque big come Ivanovic, Oscar e Diego Costa), ma il ko resta con annesse polemiche. Il risultato finale è stato 2-0 con gol di Joelinton e dello spagnolo Tomi. Buono comunque il secondo tempo degli inglesi, almeno sul piano atletico, aspetto confortante dopo pochi allenamenti.
Al termine della gara Conte non è parso preoccupato: “Non posso essere arrabbiato con i ragazzi, perché ho notato molta disponibilità e ho apprezzato il loro impegno – ha detto il tecnico salentino – Abbiamo iniziato a lavorare da tre giorni, c’è ancora tanto da fare soprattutto dal punto di vista tecnico-tattico. Dobbiamo mettere via alcuni scheletri dell’anno scorso. Abbiamo difeso troppo basso e questo non va bene, se dobbiamo perdere voglio che succeda attaccando”. Conte può comunque consolarsi con l’ufficialità dell’acqusito di N’Golo Kantè: il centrocampista francese lascia il Leicester per 36 milioni di euro.
Stesso risultato, ma a favore, per José Mourinho alla prima amichevole alla guida del Manchester United: contro il Wigan, neopromosso in Championsip, segnano i giovani Will Keane e Andreas Pereira.