Il Milan batte il Torino 4-2 dopo i tempi supplementari a San Siro nella gara unica valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, qualificandosi così in semifinale, dove affronterà la Juventus.
Il match è stato preceduto non da un minuto di silenzio “canonico”, ma da un momento di raccoglimento dedicato alle nove vittime dell’incidente in cui ha perso la vita, tra gli altri, Kobe Bryant, leggenda della NBA e grande tifoso rossonero.
Il match sembra subito sorridere ai rossoneri, che non ci mettono molto a ingranare e al 10′ passano in vantaggio grazie all’incursione sulla sinistra di Rebic, il cui cross al centro trova smarcato, in area di rigore, Jack Bonaventura, che insacca facilmente per l’1-0.
I rossoneri dominano il possesso palla e restano stabilmente nella metà campo avversaria ma al 34′, pochi secondi dopo un’azione sprecata da Rebic davanti a Sirigu (debole il colpo di testa del croato), Verdi fa partire un filtrante precisissimo per Bremer che anticipa l’uscita di Donnarumma e firma l’1-1. Inutili le proteste rossonere per un presunto fuorigioco del centrale brasiliano: era infatti Conti a tenere in gioco il suo avversario.
La rete non cambia il canovaccio tattico del match: il Milan infatti riprende a spingere e al 40′ si vede anche annullare un gol: sugli sviluppi di un corner la palla arriva sui piedi di Rebic che insacca, ma Piatek tocca nettamente il pallone col braccio prima del passaggio decisivo. Fischio inevitabile da parte dell’arbitro Pasqua.
Nel secondo tempo il Milan sembra ripartire con lo stesso piglio del primo, ma è il Torino a sfiorare la rete con un’azione convulsa in seguito a un corner: alla fine la palla arriva sui piedi di Belotti a sue passi dalla porta, ma Kjaer si oppone e salva i rossoneri.
I rossoneri sembrano arretrare il loro raggio d’azione e al 65′ Pioli di gioca la carta Ibrahimovic, che entra al posto di un Piatek ancora poco incisivo. Al 71′, però, accade quello che non ti aspetti: sugli sviluppi di una punizione calciata dalla tre quarti Ola Aina riceve palla sulla fascia sinistra e punta Kjaer, il cross al centro è perfetto e trova ancora Bremer, che supera di testa Donnarumma e firma il 2-1 per il Toro.
Il Milan fatica fino al termine ma strappa i supplementari grazie all’inatteso lampo di Calhanoglu, che nel primo dei cinque minuti di recupero assegnati da Pasqua sfrutta nel migliore dei modi una sponda di Castillejo, superando Sirigu con uno splendido destro al volo che vale il 2-2.
Prima del fischio finale dei tempi regolamentari, però, il Milan rischia addirittura di chiudere la contesa a proprio favore per ben due volte, entrambe con Ibrahimovic protagonista: al 93′ il suo tiro al volo dal centro dell’area sembra preciso ma finisce di poco alto per la disperazione dei tifosi di casa, al 95′ si ripete con un’altra conclusione ravvicinata, ma stavolta è Sirigu ad opporsi in modo brillante.
L’extra time si apre con una clamorosa occasione oper i rossoneri al 5′: gran sgroppata di Leao sulla sinistra, palla in mezzo per Ibra che con un velo libera Calhanoglu a tu per tu con Sirigu, ma il portiere granata è bravissimo a ipnotizzare il turco.
Il Toro risponde al minuto 8 con una doppia conclusione, la prima di Belotti e la seconda di De Silvestri: Donnarumma salva i rossoneri grazie ai suoi riflessi.
Al 13′ Milan ancora vicinissimo al gol: Calhanoglu pesca Rebic solissimo in area di rigore ma il croato, in sospetta posizione di fuorigioco, tira praticamente addosso a Sirigu.
A inizio secondo tempo supplementare Pioli sfrutta la sostituzione extra consentita dal regolamento facendo entrare Kessie al posto di Rebic e l’ivoriano è subito decisivo: è suo, al 3′, il lancio preciso per Calhanoglu, che stavolta non si fa beffare da Sirigu e lo supera con un bel tiro da posizione defilata: è 3-2 per il Milan.
Sulle ali dell’entusiasmo il Milan dilaga dopo soli tre minuti, e a far esplodere san Siro ci pensa Zlatan Ibrahimovic: la sua conclusione ravvicinata sotto l’incrocio vale il 4-2 e viene vesteggiata con la tanto attesa (almeno dai tifosi del Milan) “posa divina”. Ibra, poi, ci prende gusto e ci riprova al 10′ su punizione da lontanissimo, ma Sirigu è attento nonostante il tiro molto potente.
Col Torino definitivamente alle corde il Milan può controllare fino al fischio finale, tirare un profondo sospiro di sollievo e festeggiare la qualificazione in semifinale: il prossimo ostacolo sarà la Juventus, che i rossoneri affronteranno in un doppio confronto con andata a merà febbraio e ritorno a inizio marzo.