Juventus – Inter 2-4 d.t.s nella finale dello Stadio Olimpico.
Alla fine vince l’Inter. Ancora una volta una Coppa alzata al cielo, e ancora una volta contro la Juve, che nel corso del secondo tempo aveva accarezzato per oltre 25′ il sogno di una vittoria maturata nel giro di 120″ ad inizio ripresa.
Chiuso il primo tempo in vantaggio per effetto di uno straordinario gol di Nicolò Barella al 6′, i nerazzurri – che già avevano mostrato di voler speculare troppo sul risultato nel primo tempo – subiscono la veemente reazione bianconera nelle battute iniziali della seconda frazione. È così che, nel giro di due minuti – tra il 51′ e il 53′ – la Juve prima pareggia con un leggero tocco di Morata su tiro di Alex Sandro, e poi passa a condurre grazie a Dusan Vlahovic, lanciato alla perfezione da Paulo Dybala.
L’Inter reagisce, la partita s’infiamma, arriva la girandola di cambi, e la pressione dell’undici di Simone Inzaghi si concretizza con un calcio di rigore procurato da Lautaro Martinez e trasformato da Hakan Calhanoglu con un tiro sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Perin.
Si va ai supplementari ed è ancora un rigore a cambiare il corso della finale: a procurarselo è Stefan de Vrij, agganciato dal connazionale de Ligt in area di rigore. Sul dischetto, uscito Calhanoglu, ci va Perisic: trasformazione perfetta e Inter in vantaggio al 98′. Lo stesso ex Bayern realizza poi il gol del definitivo 2-4 con una sassata di sinistro all’incrocio dei pali appena 4′ dopo. C’è tempo ancora per vedere l’espulsione di uno scatenato Max Allegri – già entrato in contatto con la panchina nerazzurra nel corso dei regolamentari – e di sentire i cori dei tifosi dell’Inter. La Coppa Italia prende la strada di Milano – ed è l’ottava che va in bacheca per i nerazzurri – mentre la Juve mastica amaro: nessun titolo stagionale per i bianconeri. Non accadeva dal 2010/11.