Sabato pomeriggio durante Udinese–Roma e Juventus–Spal sono stati intonati cori offensivi nei confronti di Napoli e della squadra di Ancelotti, peraltro neanche in campo.
L’episodio ha provocato la reazione del presidente della Fgic Gabriele Gravina: “Il ripetersi di cori con evidente riferimento alla discriminazione territoriale negli stadi italiani è un comportamento incivile che va condannato e contrastato con determinazione – sono le sue parole all’Ansa – . Bisogna intensificare i programmi educativi che coinvolgono i tifosi e applicare rigorosamente le norme previste dal nostro ordinamento. A tal proposito ho sentito sia il presidente dell’Aia Nicchi che il designatore Rizzoli con i quali abbiamo condiviso tutte le valutazioni del caso”.
Ai cori di Udine (“Vesuvio lavali col fuoco”) si sono aggiunti quelli di Torino sponda Juventus con la tifoseria dello Stadium che ha intonato cori denigratori anche nei confronti dei prossimi avversari, la Fiorentina. Il giudice sportivo potrebbe aprire una procedura nei confronti della curva bianconera, recidiva: lo Stadium recentemente è stato squalificato per cori offensivi. E uno stop di due giornate comporterebbe la chiusura del settore degli ultrà in occasione del big match di campionato contro l’Inter.