Coronavirus: il messaggio d’avvertimento di Marchisio

Durante un’intervista concessa a Tuttosport Claudio Marchisio ha voluto mandare un messaggio di avvertimento sugli effetti che potrebbe avere il Coronavirus sul calcio: “In questo momento il calcio è nelle grinfie di questa situazione come qualsiasi altra attività, come qualsiasi persona. Il calcio è una macchina enorme, trainata dai giocatori più visibili e pagati, ma dentro la quale ci sono quasi duecentomila persone che vivono di pallone”. 

“Se si parla di calcio bisognerebbe però sapere che si tratta di una delle prime dieci industrie del Paese, con un indotto molto importante e un movimento di massa che coinvolge milioni di persone di qualsiasi età. Il calcio non è solo l’élite di giocatore milionari che finiscono sulle copertine e sono i re dei social network”.

“Bisogna dare grande attenzione al calcio, ma soprattutto conoscerlo fino in fondo. Io dentro al calcio ho trascorso poco meno di trent’anni della mia vita, iniziando da ragazzino grazie ad allenatori che non guadagnavano certo come Mourinho, ma che mi hanno insegnato tanto e non solo di pallone. Allenatori che svolgono spesso la funzione di educatori e il cui ruolo va tutelato perché di fondamentale valenza sociale, come quello degli allenatori di base di qualsiasi sport” ha detto Marchisio.

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