Esplode lo scontro tra il Coni e il calcio dopo le parole del presidente del Comitato Olimpico Giovanni Malagò, che si è scagliato contro la Serie A in un’intervista al Corriere dello Sport. Malagò aveva accusato il calcio di fare “troppa confusione, il dibattito è fortemente divisivo. Così non si va da nessuna parte, si naviga a vista e con una conflittualità che danneggia tutte le parti”.
Malagò aveva poi continuato criticando fortemente tutti i vertici del calcio: “A tutt’oggi le televisioni che tirano fuori 1 miliardo e quattrocento milioni non hanno nemmeno un pezzo di carta della Lega sulla base del quale sviluppare il tema dell’immediato”.
La replica della Lega di Serie A non si è fatta attendere, ed è arrivata tramite un comunicato: “La Lega Serie A manifesta stupore per la leggerezza e l’ingerenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò nel descrivere, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, i rapporti tra la stessa Lega e i licenziatari dei diritti televisivi”.
“La Lega Serie A, dall’inizio della situazione di emergenza legata all’impatto del Covid-19 sul calcio, è in costante contatto con i broadcaster titolari dei diritti TV. Tali rapporti sono peraltro regolati da chiare previsioni contrattuali”.
“La Lega Serie A è inoltre in continuo aggiornamento con la FIGC e le altre componenti del sistema calcio per vagliare tutte le opzioni possibili, proseguendo allo stesso modo il dialogo con le altre Leghe europee, l’Eca, l’UEFA e la FIFA“.
“Ci si augura, in un momento di grande difficoltà per il Paese, che ogni Istituzione lavori, con senso di responsabilità, in modo costruttivo e propositivo per il bene comune, senza creare, come dice il Presidente del Coni, “conflittualità che danneggino qualsiasi progettualità””.