Le anticipazioni sono state confermate. Quasi due mesi dopo essere diventata un’unica zona rossa, l’Italia vede chiudersi l’era del lockdown. La lotta al Coronavirus fa segnare un primo, storico punto di svolta e i cittadini ritrovano almeno qualcuna delle proprie libertà.
Attraverso una conferenza stampa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha anticipato le linee guida della Fase 2, che vedrà la riapertura delle attività produttive. Per quanto riguarda lo sport, è stato dato il via libera agli allenamenti individuali già a partire dal 4 maggio. Dopo due settimane sarà possibile tornare a fare sessioni di gruppo:
“Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive saranno consentito dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, ma riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle Federazioni – ha detto Conte – Saranno consentiti nel rispetto delle norme di rispetto sociale e senza assembramenti. A porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. Gli allenamenti delle squadre professionistiche di calcio e altri sport torneranno dal 18 insieme alla riapertura dei negozi”.
Ma il ritorno del campionato non è ancora sicuro: “Sulla ripresa del campionato proseguirà il tavolo col ministro Spadafora nei prossimi giorni – ha aggiunto Conte in conferenza – Siamo tutti tifosi ma dobbiamo tutelare in maniera scrupolosa la salute dei nostri beniamini. Nulla è stato ancora deciso, lavoreremo ad un percorso e vedremo se ci sono le condizioni per riprendere il campionato di calcio”.
Parole poi confermate dallo stesso ministro dello Sport Vincenzo Spadafora intervenuto a ‘Che tempo che fa’ su Rai Due: “Dobbiamo arrivare al 18 maggio in condizioni di sicurezza, vedremo. La ripresa deve essere graduale e c’è bisogno di protocolli rigidi. La Figc lo ha presentato, il comitato tecnico scientifico ha valutato non sufficiente, ci sono da fare degli approfondimenti e poi si deciderà. Ma non è un indecisionismo”.